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Una pratica delicata e imprevedibile.
Che ci sia sole, vento, pioggia o neve, se lo zafferano chiama, non c’è nulla che tenga. Si tratta di una pratica delicata e imprevedibile. La raccolta si concentra in pochissimi giorni dell’anno e dipende dal meteo e dall’umidità del terreno. Bisogna prepararsi e stare all’erta nei primi quindici giorni di Novembre. Non appena il fiore comincia a sbocciare, si parte!
Il terreno, però, va curato tutto l’anno.
Mi chiamo Andrea, sono un giovane agricoltore e ho avviato di recente la mia attività di produzione dello zafferano, che pratico con estrema passione. Il nostro paese è conosciuto per la produzione di uno zafferano pregiato. Non a caso abbiamo ottenuto il riconoscimento della DOP.
Sono orgoglioso di contribuire al nome di Turri con la mia piccola attività. Per questo mi piace l’idea di aprire a un pubblico esterno questa esperienza così speciale.
Lo zafferano ci insegna a “cogliere l’attimo”! Ci si sveglia presto nei giorni di raccolta. I campi sono coperti di un manto viola, i fiori si aprono giorno dopo giorno e si procede per filari, facendo attenzione a non danneggiare le piantine, cogliendo solo i fiori completamente sbocciati. Raccolti in ampi cesti intrecciati a mano, nel mio laboratorio procediamo all’estrazione degli stigmi e all’essiccazione.
Non c’è nemmeno di bisogno di raccontarvi quanti diversi abbinamenti si possano fare all’interno dei nostri piatti: dai primi al dolce, è tutto un profumo!
Volete favorire?
Servizi
- Azienda agricola di produzione di zafferano in stimmi
- Esperienze in campo


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