Oggi la Selleria Spanu e' alla terza generazione di mastri sellai, una storia lunga un secolo e che comincia con mio nonno.
Il profumo del cuoio che pervade il laboratorio, l’istinto delle mani che afferrano gli strumenti, l’intuito delle dita che toccano il materiale e già sanno come modellarlo… la creatività, la concentrazione, la soddisfazione che lascia quel senso di finto. È questo Il bello di fare le cose. Il bello di un lavoro che non sempre sopravvive al tempo, ma che nel nostro caso è riuscito a farlo.
Oggi la Selleria Spanu è alla terza generazione di mastri sellai, una storia lunga un secolo e che comincia con mio nonno. Fu lui, dopo aver lavorato nella selleria dell’esercito a Torino, a tornare in Sardegna e aprire la Bottega. Nel lontano 1923 Santu Lussurgiu era un paese vivo, pieno di attività e maestranze: artigiani del cuoio, del ferro, del legno, coltellai e tanto altro… In quel periodo nel paese operavano già anche diversi mastri sellai che realizzavano selle e finimenti, non soltanto per pastori e contadini, ma anche per l’esercito! Così mio nonno, accettata la sfida del ritorno, aprì la selleria e passò in seguito il testimone a mio padre, dal quale io e mio fratello imparammo l’arte di lavorare la pelle.
Lavoro nella selleria di mio babbo da quando ero ragazzo, ma ho sempre avuto la possibilità di scegliere. E nonostante non sia sempre semplice portare avanti un’attività come la nostra in un piccolo paese del centro Sardegna, ancora oggi posso dire di essere felice di aver fatto questa scelta. Sono fiero di sapere che ogni giorno, con il nostro lavoro, preserviamo un’antica lavorazione che solo in pochissimi ancora custodiscono.
Oltre a diverse tipologie di Seddatzu costruiamo anche la sella di cui un tempo si facevano vanto i signori benestanti, Sa Mesu Reale. A corredo del basto produciamo anche Sa Gringa (il sottopancia), sa Latranga (il sottocoda), gli staffili, il pettorale, su Bàtile (il sottosella), oltre ad ogni tipo di finimento utilizzato per la doma e l’addestramento del cavallo. Lavoriamo molto soprattutto in occasione delle feste. La consuetudine di addobbare i cavalli per sfilare durante avvenimenti particolarmente importanti, come ad esempio le processioni, con collari appariscenti per lo spessore, le decorazioni e il numero di sonagli, è un’usanza molto radicata e comune nella cultura equestre sarda.
Sa Collana, simbolo della festa di Sa Carrela ‘e Nanti di Santu Lussurgiu, è sicuramente uno dei nostri pezzi d’eccellenza. Questa elegante sonagliera, che adorna il collo dei cavalli durante la spericolata corsa del Carnevale, ha come particolarità il suo spessore sottile e un’unica fila di Campaneddas (sonagli). Per realizzare Sa collana utilizziamo una striscia di cuoio sulla quale vengono attaccate undici o al massimo tredici campanelle in bronzo o in ottone con quella centrale generalmente aperta. È bello pensare a come il suo tintinnio, che precede l’arrivo dei cavalli e crea la tanto amata trepidazione che pervade le strade di Santu Lussurgiu durante la ricorrenza, sia un po’ anche opera nostra. È quasi come sentirsi parte di un’emozione che va oltre l’oggetto realizzato…
Ogni pezzo che creiamo è unico. Può essere simile, ma mai uguale al precedente. E crediamo sia proprio in questo che risieda la preziosa bellezza dell’artigianalità.
Curioso di scoprire il bello di fare le cose?
Ti aspettiamo in Bottega!
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Servizi
- Lavorazione artigianale cuoio
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